L’artista nel suo lavoro di ricerca, utilizza un linguaggio transdisciplinare, una polivocalità che non riguarda solo la lingua ma anche le culture, attraverso, il corpo, l’immagine, la parola e lo spazio. I punti di vista sono molteplici e l’effetto è quello di un’ibridazione continua. Un dialogismo interattivo, in cui l’artista diventa un orchestratore di fonti multiple e di più voci che si concretizza in opere visive, installazioni, video-ritratti, video-installazioni, documentari e spettacoli teatrali.